OPERE D’ARTE IN VENDITA SU FAMOSE PIATTAFORME ONLINE: ATTENZIONE AI FALSI

Nel mondo dell’arte ormai si falsifica di tutto: sculture, quadri antichi e moderni, incisioni, serigrafie, litografie, firme, timbri ed autentiche.

Le opere d’arte falsificate, specialmente serigrafie e litografie, rappresentano una minaccia per la probità del mercato artistico stesso, influenzando non solo collezionisti ed investitori, ma anche il pubblico più ampio e variegato che desidera acquistare.

Opere falsificate o ristampate minano l’integrità dell’intero comparto , arrecando sfiducia al sistema e tanto più in un’epoca in cui la riproducibilità tecnologica e la fruizione digitale sono sempre più diffuse, occorre prendere delle contromisure.

Come già anticipato, tali considerazioni sono ancora più evidenti per la grafica d’autore e per i multipli, in quanto sul web e su numerose e famose piattaforme di vendita o intermediazione, pullulano di annunci di opere non idonee. Tale fenomeno spesso intercorre per artisti scomparsi e del calibro di Capogrossi, Schifano, Salvo, Dalì e Mirò solo per citarne alcuni.

La grafica d’autore contraffatta esiste da sempre ma le moderne stampanti digitali a getto d’inchiostro facilitano la messa in vendita di opere alterate o imitate.

Per quanto riguarda le frodi, l’asincronicità del web le facilita, in quanto risulta essere più difficile notare dettagli e sfumature da uno schermo del PC o dal cellulare.

Tra le precauzioni da adottare abbiamo il dovere di verificare l’affidabilità del venditore, i requisiti professionali, la presenza o meno di una galleria fisica, di un sistema di tracciamento delle recensioni e se in possesso, per i professionisti del settore, del diritto di recesso entro quindici giorni dall’acquisto così come previsto dalla legge e dalle normative europee.

La presenza o meno di timbri a secco, data la facilità di riproducibilità di un punzone oppure di certificati di autenticità, non sono sempre sinonimo di garanzia, data la presenza di editori o galleristi inesistenti, inattivi o deceduti.

Riservarsi la facoltà di vedere l’opera dal vivo così come l'aver cura di controllare pubblicazioni e cataloghi, può fungere da deterrente rispetto a situazioni ambigue.La disquisizione sull’argomento, sia da un punto di vista storico che commerciale che giurisprudenziale risulta essere pedante ma l’importante, come già anticipato, è prendere della precauzioni prima di procedere agli acquisti.

Sicuramente l’esame più semplice ed inconfutabili riguarda il controllo della carta e della matericità in se per se. A volte risulta essere sorprendente notare che opere risalenti a 30/40 anni fa vengano immesse sul mercato presentando colori difformi rispetto al naturale scorrere del tempo.

Se immaginiamo di avere tra le mani un foglio risalente a decine di anni fa e il foglio stesso si presenta straordinariamente bianco, significa che siamo di fronte ad una ristampa recente o in altre parole dinanzi ad una grafica falsa. La luce e altri fattori atmosferici producono dei mutamenti nel tempo che un foglio di stampa recente non può avere.

Nel vocabolario italiano si definisce falso tutto ciò che sostanzialmente non è vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero e molto spesso, queste stesse opere falsificate, si trovano sul mercato a prezzi particolarmente convenienti e vantaggiosi, al fine di invogliarne la compravendita.

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